martedì 11 gennaio 2011

Nuraghe Majore - Ittiri (SS)

Il nuraghe Majore di Ittiri ad un primo sguardo appare come tanti altri nuraghi sardi. Una torre principale che si conserva ancora per circa una quindicina di metri, a cui si aggiunge un'altra torre residua ancora per pochi filari. Lo schema farebbe supporre ad una tipologia cosiddetta a tancato, seppur la notevole mole di crollo che circonda la planimetria ne rende difficile la lettura. Si può portare ad esempio il bel nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu. Attorno al Majore si possono distinguere anche tracce di un villaggio. La parte più interessante del nuraghe è racchiusa all'interno della torre secondaria. Vi si trovano infatti i resti di una struttura in raffinata opera isodoma, in forma circolare, che trova riscontri con altre strutture simili nell'ambito dei ben noti pozzi sacri nuragici. Il taglio delle pietre presenta i classici incavi per le grappe in piombo, visibile nei vari conci sparsi tra le pietre di crollo, si rilevano inoltre conci a "T" con faccia curva del tutto simili a quelli di Monte Sant'Antonio - Siligo, della rotonda di Punta Unossi - Florinas, del pozzo Serra Niedda - Sorso. Altro aspetto rilevante sta nel fatto che il Majore potremmo azzardare a confrontarlo con il ben più noto nuraghe Nurdole di Orani. In questo sito abbiamo un chiaro esempio di nuraghe convertito in luogo sacro con l'edificazione di una fonte-vasca collegate da un sistema canalizzato in trachite dove scorreva l'acqua. Purtroppo lo strato di crollo del Majore non permette una facile lettura a ridosso della struttura circolare, ma quel poco che si vede ci può prudentemente fare considerare il sito quasi come un fratello minore del più noto Nurdole.

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